Conto Termico 3.0 per le Aziende

Scritto da Mediaus | Sep 30, 2025 10:12:36 AM

Un nuovo orizzonte per l'efficienza energetica

Il Conto Termico 3.0 è una rivoluzione attesa nel panorama degli incentivi energetici italiani. Con il D.M. del 7 agosto 2025, lo strumento viene aggiornato per rispondere alle esigenze di sostenibilità, efficienza e innovazione del sistema produttivo e degli enti pubblici. Non è solamente una misura tecnica, ma una leva strategica per investimenti energetici più intelligenti. Il decreto apre nuove opportunità per le aziende che intendono modernizzare i propri immobili e impianti, ridurre costi, migliorare prestazioni e immagine ambientale.

Spese ammissibili: cosa posso finanziare?

Uno degli aspetti più rilevanti per chi pianifica un intervento è sapere quali costi possono essere recuperati. Il Conto Termico 3.0 non premia solo le tecnologie in sé, ma anche tutto ciò che serve per renderle operanti e conformi.

Le spese che rientrano includono:

  • Fornitura e posa in opera dei componenti: pompe di calore, pannelli, moduli di accumulo, regolazione automatizzata, colonnine di ricarica (se previste).

  • Opere edili e accessorie: murature, canalizzazioni, supporti, modifiche strutturali strettamente funzionali all’impianto incentivato.

  • Smontaggio e dismissione dei sistemi obsoleti o inefficienti, con la necessaria gestione ambientale dei materiali da rottamare.

  • Attività tecniche e documentali: progettazione, diagnosi energetica, relazioni tecniche, asseverazioni, APE ante/post intervento se richiesti.

  • Accumulatore elettrico (battery storage) collegato a impianto incentivato, quando previsto dalle norme.

  • Installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, ma solo se connesse alla sostituzione del generatore termico con una pompa di calore elettrica.

  • IVA non recuperabile, quando il soggetto beneficiario non ha diritto alla detrazione dell’imposta.

In tal modo, il Conto Termico 3.0 adotta un approccio “chiavi in mano”: da materiali e impianti ai costi di adeguamento e documentazione.

Aliquote, massimali e modalità di erogazione

Una delle domande più frequenti è “quanto otterrò realmente”. Il decreto è chiaro nei principi, ma interviene con regole sofisticate per bilanciare equità, sostenibilità finanziaria e stimolo all’innovazione.

  • L’aliquota massima “generica” che molti utenti invocano è pari al 65 % delle spese ammissibili. Ciò significa che una parte significativa dell’investimento potrà essere coperta dal contributo statale.

  • In situazioni favorevoli — come edifici pubblici ubicati in Comuni con popolazione non superiore a 15.000 abitanti o strutture sanitarie e scolastiche — l’incentivo può arrivare a coprire il 100 % delle spese, entro i limiti del massimale previsto per superficie o potenza.

  • Tuttavia, non tutte le tecnologie potranno godere del 65 % in ogni caso: per alcuni interventi, come la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, l’aliquota base può essere più bassa (es. 45 %) salvo che non si attivino maggiorazioni per le imprese. Per le imprese, infatti, l’aliquota di base può salire attraverso bonus aggiuntivi (piccole imprese, miglioramento ≥ 40 %, zone assistite) fino a raggiungere la soglia massima. 

  • I massimali sono definiti per tecnologia (€/m², €/kW, €/kWh) e soggetto beneficiario, per evitare incentivi sproporzionati rispetto ai costi realistici del mercato (la revisione del decreto, infatti, alza i limiti ammissibili per adeguarsi all’aumento dei prezzi). 

  • La modalità di erogazione è rateale: il contributo viene distribuito in rate annuali costanti, generalmente per 2 o 5 anni, in funzione della tipologia e dell’importo dell’intervento. Per interventi di entità modesta — per esempio sotto soglie specifiche — è prevista l’erogazione in un’unica soluzione. 

Questa struttura consente alle imprese di pianificare con chiarezza il ritorno economico, evitando sorprese finanziarie.

Vantaggi per le aziende

Per un’azienda, aderire al Conto Termico 3.0 significa trasformare un intervento tecnico in un’opportunità strategica e competitiva. Ecco i principali vantaggi:

1. Minore esborso netto e rischio ridotto

Con contributi che coprono larga parte dell’investimento, l’azienda sosterrà solo la quota residuale. Ciò rende più agevole l’accesso a sistemi avanzati, abbattendo la soglia di rischio economico.

2. Efficienza operativa e risparmio continuo

Impianti efficienti, pompe di calore e sistemi automatizzati riducono la spesa energetica anno dopo anno, migliorando la redditività complessiva e consentendo di reinvestire i risparmi operativi in altri progetti aziendali.

3. Vantaggio competitivo e sostenibilità reputazionale

Un’azienda che investe in efficienza e sostenibilità ottiene un “plus” nel dialogo con clienti, stakeholder e partner, migliorando la sua collocazione nelle gare pubbliche e nei processi decisionali ESG.

4. Liquidità

Poiché il contributo è un incentivo diretto in conto capitale, l’azienda non è obbligata ad anticipare l’intero importo con risorse proprie o finanziamenti onerosi, migliorando la gestione del cash flow.

5. Sinergia con altri incentivi

Pur entro i limiti normativi di cumulabilità, il Conto Termico può integrarsi con altri strumenti (ecobonus, bandi regionali, finanziamenti europei), permettendo la costruzione di un pacchetto finanziario ottimizzato.

6. Innovazione tecnologica e resilienza

L’incentivo spinge verso soluzioni moderne — pompe di calore, integrazione fotovoltaico e accumulo, automazione e colonnine EV — che rendono gli impianti aziendali più resilienti e “futuro-proof”.

Il supporto di Additati & Partners

Affidarsi semplicemente al framework normativo non è sufficiente: l’efficacia dipende dalla metodologia, dall’esperienza e dal supporto operativo. Ecco come Additati & Partners accompagna le aziende nel percorso del Conto Termico 3.0:

  • Valutazione di fattibilità: analizziamo il patrimonio edilizio e impiantistico per definire le opportunità reali di intervento e quantificare il potenziale incentivo.

  • Progettazione tecnica e documentale: curiamo lo sviluppo del progetto, le relazioni, le diagnosi, le asseverazioni e la predisposizione dell’APE ante/post, garantendo conformità ai requisiti normativi.

  • Gestione della pratica GSE: seguiamo tutta la procedura – compilazione del Portaltermico, invio documentazione, eventuali richieste integrative – fino all’ottenimento del contributo.

  • Coordinamento operativo: supervisione dei lavori, controllo qualità e rispetto dei termini, inclusi eventuali acconti e rate intermediate per le PA.

  • Supporto integrato ad altri incentivi: valutiamo la compatibilità con altri strumenti promozionali e costruiamo il pacchetto finanziario più efficiente per il cliente.

  • Monitoraggio post-intervento: assistenza nella verifica delle prestazioni, raccolta dati e supporto in eventuali controlli da parte del GSE.

Con Additati & Partners, il Conto Termico 3.0 non è solo un’opportunità: diventa un progetto chiavi in mano, pianificato, realizzato e gestito senza gravare sulle risorse interne dell’azienda.